“La Chiesa vuole accompagnare i giovani di oggi perché possano costruire la loro vita su scelte profonde, su solide basi, su grandi pilastri. Perché possano essere giovani felici e possano veramente contribuire all’edificazione del mondo e della Chiesa”. Lo afferma mons. Fabio Fabene, sottosegretario della Segreteria generale del Sinodo, che sta svolgendo a Roma un Seminario internazionale sulla situazione giovanile in preparazione alla XV Assemblea generale ordinaria prevista nell’ottobre del 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Il sottosegretario spiega che il seminario vuole essere un’occasione per “ascoltare i giovani d’oggi”. “Vuole essere una fotografia dei giovani nel mondo di oggi, vuole esplorare alcuni aspetti dell’esistenza”, prosegue mons. Fabene. Per questo è “internazionale, multidisciplinare e intergenerazionale”. “Il Sinodo – rammenta il sottosegretario – riguarda tutti i giovani, come spesso ha ricordato il Papa. Tutti significa i giovani di tutti i continenti e in tutte le situazioni della vita. Non soltanto i giovani cattolici o cristiani, ma anche coloro che hanno abbandonato la pratica della fede”. Questo perché “la Chiesa è madre, quindi ha cura di tutti i suoi figli e particolarmente dei giovani perché sono il presente della Chiesa, della società e del mondo. E sono anche il domani, la speranza del mondo e della Chiesa”. Rispetto al discernimento vocazionale, mons. Fabene sottolinea l’importanza dell’impegno di accompagnamento delle nuove generazioni: “I giovani devono saper scegliere qual è la strada della loro vita per essere felici perché la felicità dipende dalla realizzazione delle proprie aspirazioni e nell’assumere il progetto che Dio ha per ciascuno di noi”.