Religioni e pace

Incontro Sant’Egidio: Riccardi, “lo smisurato gigante della globalizzazione ha bisogno di anima”

(dall’inviata a Münster) “Lo smisurato gigante della globalizzazione ha bisogno di anima”. Lo ha detto aprendo ieri l’incontro internazionale di Münster, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. I popoli – ha detto Riccardi – “chiedono rassicurazione e la trovano nella retorica urlata dello scontro o in leader bellicosi. Identificare un nemico dà sicurezza. Di fronte al terrore dell’altro si alzano nuovi muri. È la contraddizione attuale: un mondo unito eppure così diviso. La divisione come reazione all’unificazione”. C’è invece bisogno di “un’unificazione spirituale” da compiere e le religioni hanno un posto fondamentale nella costruzione di un mondo migliore. Hanno “una visione comune dell’umanità e ricordano che non c’è futuro sicuro per gli uni trascurando gli altri, per i ricchi in mezzo a tanti poveri. I fautori dell’odio hanno capito l’utilità delle religioni usandole per alimentare la cultura del nemico e il terrorismo. Le ideologie terroristiche sono un terribile congegno nelle mani di violenti, che potranno fare molto male, ma mai vinceranno”. Per le religioni, infatti, “la violenza e la guerra non sono sante. Solo la pace è santa. Per realizzarla, bisogna lavorare come artigiani ogni giorno aprendo strade, connettendo tutti ad un tessuto di dialogo e cooperazione. Mai isolando”. Le correnti spirituali cambiano la storia e una strada di pace da percorrere è “cooperare nella lotta alla povertà”.