La posizione di don Luigi Larizza, parroco tarantino, in tema di accoglienza dei migranti, non è quella della Curia di Taranto. L’arcivescovo della diocesi ionica, monsignor Filippo Santoro, prende nuovamente le distanze dal sacerdote che sulla sua pagina Facebook qualche giorno fa aveva ipotizzato l’utilizzo delle armi da parte delle forze dell’ordine, contro i migranti che a Napoli li avevano accerchiati nel tentativo di evitare un fermo. “La diocesi va da tutt’altra parte. L’accoglienza, l’ho ribadito in più occasioni, non conosce distinguo di etnia, di razza, di colore. Ho invitato più volte don Luigi ad essere più equilibrato nell’esprimere giudizi e prendere posizioni. Lo farò ancora. La sua idea non è quella della diocesi. Come Curia – prosegue Santoro – abbiamo destinato l’ex convento delle suore carmelitane di Poggio Galeso proprio agli immigrati. È una delle opere di misericordia che Papa Francesco aveva chiesto in occasione del Giubileo e, sempre in quest’ottica, è quasi pronto Palazzo Santa Croce, accanto all’episcopio, in Città Vecchia. Un centro che accoglierà senza fissa dimora con 60 posti letto, una mensa e appartamenti per minori e ragazze madri. E se saranno bianchi o neri, tarantini o no, non ci interesserà. I poveri, gli emarginati, vanno aiutati tutti. E non lo dico io, lo dice il Vangelo”.