Diocesi: mons. D’Ambrosio (Lecce), “abbandonare le sacrestie” per “scegliere il precariato della strada” caricandoci dei “bisogni degli esclusi”

“Le nostre realtà, parrocchie, oratori, centri pastorali vogliono essere sempre più case di vetro dove chiunque lo desideri può entrare, trovare disponibilità, ascolto, e molto spesso il pane materiale che viene spezzato, moltiplicato e donato a chi non ha quello per ogni giorno”. Lo ha detto stasera l’arcivescovo di Lecce, mons. Domenico D’Ambrosio, leggendo in piazza Duomo il suo messaggio alla città in occasione della festa in onore dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato. Il presule segnala che i bisogni della comunità sono tanti: “Talvolta facciamo fatica a dare risposte a ogni richiesta, emergenza, esigenza. Se pensiamo che la media giornaliera del pane, e non solo, da spezzare e condividere è per cinquecento-seicento persone. Possiamo ben dire che la Provvidenza, che si materializza nel volto di tanti, non ci lascia mai in panne e i suoi miracoli si moltiplicano ogni giorno”. Dopo aver rivolto un pensiero ad ammalati, anziani e agli ospiti delle mense, mons. D’Ambrosio ha invitato tutti ad “abbandonare le nostre sacrestie e i luoghi in cui la facciamo da padroni” per “scegliere il precariato e l’incertezza della strada e caricarci delle reali attese, dei bisogni, delle priorità, della rabbia e delle lacrime dei troppi poveri, emarginati, abbandonati, esclusi”.

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