Solidarietà

Terremoto in Centro Italia: San Vincenzo de Paoli, le iniziative per la ricostruzione e le mucche Vincenzina e Federico

Ad un anno dalle prime devastanti scosse la Società di San Vincenzo De Paoli continua a restare accanto alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto: “Il nostro è un aiuto fatto di gesti concreti – spiega il presidente Antonio Gianfico – ma anche di amicizia che ci lega alle persone che sosteniamo ed alle numerose associazioni con le quali collaboriamo sul territorio”.  “In questi dodici mesi – prosegue Gianfico – abbiamo contribuito alla costruzione di casette in legno, all’acquisto di caravan ed altre soluzioni abitative, alla riparazione o riedificazione di stalle, alla fornitura di trattori, attrezzatura agricola e molto altro. Affiancare i giovani che hanno a cuore la loro terra e le piccole aziende che desiderano restare sul territorio permette di creare un indotto produttivo che diventa il segnale di una ripresa per l’intera zona. Tutti questi interventi non sono soltanto una mera azione di beneficenza, perché con le famiglie che aiutiamo si instaura un’autentica relazione di prossimità. Il terremoto ha spazzato via tutto: la casa, il lavoro, gli affetti. Perciò occorre ricostruire le persone, non solo i palazzi”. In un allevamento “una mucca chiamata – non a caso – Vincenzina, è nato un vitellino a cui il proprietario ha deciso di porre il nome Federico. Un modo per ricordare il fondatore della Società di San Vincenzo De Paoli, il beato Federico Ozanam. Un gesto di riconoscenza, ma soprattutto un’evidenza di quel legame tra il vincenziano ed il beneficiario”. Un altro segnale di ripresa si avrà sabato 26 agosto quando riaprirà il caseificio di Maiko e Monica: due allevatori che ora sono costretti a vendere il latte all’ingrosso sottocosto. Grazie al caseificio mobile acquistato con il contributo delle Conferenze di San Vincenzo De Paoli potranno ricominciare a produrre reddito per sé e per i dipendenti che avevano prima del sisma.