Liturgia

Sant’Agostino: domani a Pavia l’esposizione del corpo, il 28 la messa celebrata dal card. Parolin

Domani, nella basilica pavese di San Pietro in Ciel d’Oro, al termine della concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Vittorio Lanzani, vescovo delegato della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, verrà esposto alla venerazione dei fedeli il corpo di Sant’Agostino, che dal sec. VIII riposa a Pavia dove venne portato per volere del re longobardo Liutprando. Si apre così la Festa di Sant’Agostino 2017 che avrà il suo culmine il prossimo 28 agosto, memoria liturgica del Santo, con la solenne celebrazione presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Papa Francesco.  “La nostra epoca, come è sotto gli occhi di tutti – spiega Parolin, intervistato dal giornalista Antonello Sacchi –   si configura come una migrazione perenne, quasi ossessiva: vengono in Europa in particolare in Italia tanti dall’Africa come dall’Asia. In Italia la disoccupazione giovanile porta i giovani ad emigrare e, con loro, i genitori, che vanno a trovarli cioè li rincorrono. Agostino nelle Confessioni è l’icona del giovane migrante per una vita migliore (lui dall’Africa venne in Italia, a Roma, a Milano, e dopo cinque anni fece ritorno in patria alla sua Tagaste, ubicata ai confini dell’Impero romano). Lo segue la madre, suo fratello, sua sorella, alcuni parenti, alcuni amici. Durante le tappe migratorie erano sempre in cerca di un qualche aiuto, di un qualche amico, e pregavano sempre, cercavano Dio, la loro consolazione. Le Confessioni di Agostino sono, infatti, il libro di preghiera di un migrante”. Domani per la seconda volta all’anno – la prima coincide con l’anniversario del battesimo di Agostino, avvenuto il 24 aprile 387 a Milano – verrà aperta la grata che protegge l’urna altomedievale all’interno della quale riposa sant’Agostino. L’apertura della grata è possibile solo grazie all’impiego contemporaneo di quattro chiavi, normalmente custodite dal priore agostiniano di San Pietro in Ciel d’Oro, dal vescovo di Pavia, dal sindaco di Pavia e dal capitolo della cattedrale pavese: questo a significare che Agostino, per la sua importanza nei secoli nell’ambito teologico, filosofico, civile e culturale, appartiene alla storia e alla contemporaneità di ogni cercatore di Verità.