Settimana Camaldoli

Riforma della Chiesa: mons. Renna (Cerignola) a Meic, “sinodalità e discernimento parole chiave per i pastori”

“Sinodalità e discernimento: sono queste le parole-chiave del ministero episcopale nella Chiesa in riforma guidata da Papa Francesco”. È la riflessione di mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, intervenuto questa mattina a Camaldoli alla Settimana teologica del Meic dedicata al tema “Forma e riforma della Chiesa”. “Nel processo di riforma della Chiesa tracciato dal Papa la figura del vescovo è fondamentale – ha spiegato Renna -. L’identità episcopale è quella tracciata in un processo di fedeltà dinamica dal Concilio Vaticano II, ma Papa Francesco l’ha rilanciata con due espressioni: il pastore che puzza di pecore e che ha il sorriso di un padre”. Per il vescovo pugliese “queste immagini si traducono in uno stile improntato alla sinodalità e alla vicinanza alla gente, ma anche in strumenti molto precisi di governo della diocesi, primo fra tutti il discernimento, che è il metodo al centro di Amoris Laetitia”. Secondo il presule, questo “porta il vescovo a non essere semplicemente un esecutore di documenti ma colui che, in uno stile sinodale con il suo popolo, sceglie ciò che è prioritario nell’annuncio, tenendo insieme stile del discernimento e fedeltà al kerigma, che è fedeltà al cuore della missione della Chiesa, l’evangelizzazione”.
“Queste due dinamiche, la sinodalità e il discernimento, hanno una ricaduta su tutta la vita della Chiesa – ha concluso il vescovo -. Il Papa, con i suoi gesti quotidiani e le sue scelte di governo, ha dato un’impronta particolare all’episcopato indicando concretamente strade nuove: per esempio sulla formazione dei presbiteri, invitando a fare molto discernimento e a puntare sulla qualità più che sui numeri. E poi spingendo verso un rapporto di misericordia e dialogo con il mondo contemporaneo, chiedendo avere un’attenzione particolare per i poveri, e anche una grande attenzione alle dinamiche economiche che mettono in crisi la tenuta della casa comune. Il tutto in una relazione rinnovata e rafforzata tra pastore e popolo di Dio”.