Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Papa Francesco in Myanmar e Bangladesh, vescovi Usa istituiscono Commissione contro il razzismo, a un anno dal terremoto del Centro Italia

Myanmar e Bangladesh: delegati vaticani in visita, secondo fonti locali viaggio del Papa dal 27 novembre

Papa Francesco dovrebbe visitare il Myanmar dal 27 novembre 2017, incontrando anche la leader Aung San Suu Kyi, per poi recarsi in Bangladesh il 30 novembre, dove resterà tre giorni. L’indiscrezione viene dall’agenzia cattolica Ucanews, che ha citato fonti ecclesiali e governative. In questi giorni, secondo la testata asiatica, è in corso una visita di delegati vaticani a Yangon, capitale del Myanmar, per decidere i particolari del viaggio insieme alla Conferenza episcopale del Paese. Il cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon, con una delegazione di vescovi locali, ha incontrato il capo dei militari Min Aung Hlaing “per discutere dell’organizzazione della visita di Papa Francesco e delle prospettive di pace per il Paese”. Secondo Ucanews in Myanmar il Papa celebrerà due messe a Naypyidaw – dove incontrerà il presidente del Myanmar Htin Kyaw e la leader Aung San Suu Kyi – e una all’aperto a Yangon. I delegati vaticani andranno poi a Dhaka, in Bangladesh. “Il Papa visiterà il Bangladesh quest’anno – ha detto un prete che fa parte del Comitato per i media allestito per la visita papale – ma fino a che il Vaticano non darà l’annuncio ufficiale non possiamo fornire dettagli su date e programmi. Attendiamo un annuncio entro la fine del mese”. A Dhaka il Papa celebrerà una messa con migliaia di cattolici e ordinerà 16 sacerdoti. Incontrerà molti leader politici, rappresentanti di altre religioni e attivisti.

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Usa: i vescovi istituiscono una Commissione contro il razzismo

La Conferenza episcopale degli Stati Uniti ha annunciato la nascita di una Commissione ad hoc contro il razzismo. A presiederla sarà il vescovo George V. Murry, di Youngstown in Ohio. Compito della commissione sarà affrontare “il peccato del razzismo nella nostra società e anche nella nostra Chiesa” oltre che “l’urgenza di trovare soluzioni tutti insieme come società statunitense”. “Non vedo l’ora di lavorare con i miei fratelli vescovi e con tutte le comunità negli Stati Uniti per ascoltare le necessità di chi soffre per il razzismo e trovare soluzioni a questa epidemia di odio“, ha precisato il neopresidente della commissione, che auspica di ritrovare “un terreno comune di valori dove il razzismo non trovi più un posto nei cuori o nella società”. “Gli eventi recenti hanno mostrato la misura con cui il peccato del razzismo continua ad affliggere la nostra nazione – ha dichiarato il card. DiNardo, presidente della Conferenza episcopale e ideatore di questo nuovo comitato –. La commissione impegnerà la Chiesa e la società a lavorare insieme per sfidare questo peccato, ascoltando le persone che ne soffrono e favorendo la conoscenza reciproca come comunità”.

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Papa Francesco: udienza, “vicinanza” a “quanti soffrono a causa del terremoto” di Ischia

“Rivolgo il mio pensiero ed esprimo affettuosa vicinanza a quanti soffrono a causa del terremoto che lunedì sera ha colpito l’Isola di Ischia”. Con queste parole il Papa ha concluso l’udienza generale di oggi. Salutando, come di consueto al termine dell’udienza del mercoledì, i fedeli italiani, Francesco si è riferito alla tragedia che ha colpito la popolazione ischitana, e ha terminato: “Preghiamo per i morti, per i feriti, per i rispettivi familiari e per le persone che hanno perso la casa”.

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Amatrice un anno dopo: mons. Pompili (Rieti), maggiore collaborazione tra “Istituzioni, tessuto sociale ed economico”

“Nella vita di tanti si è fatta strada la sensazione di essere abbandonati e non senza qualche ragione. E credo che questa sensazione durerà ancora perché la ricostruzione è un processo lungo, a causa non solo della lentezza delle pratiche, ma anche perché rimettere in piedi una situazione così compromessa non è facile”. A un anno dalla scossa delle 3.36 del 24 agosto 2016 in Centro Italia che distrusse Amatrice, Accumuli e diversi altri centri come Arquata e Pescara del Tronto, a parlare in una intervista al Sir è il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili. “Il terremoto – dice – ha introdotto nella nostra vita l’incertezza sul domani. La sensazione di essere sempre molto precari e di non arrivare al domani in alcuni momenti si è fatta lancinante. La paura è diventata compagna di viaggio per molti. Nel contempo, però, ci si è trovati ad apprezzare di più quello che si è e che si ha per quanto fragile e provvisorio”. Per rispondere con concretezza a questo “senso di abbandono”, mons. Pompili invoca una sempre maggiore collaborazione tra “Istituzioni, tessuto sociale ed economico e mondo della solidarietà”. In particolare le prime “devono dare risposta non solo alla prima emergenza ma anche a un disegno progettuale di ricostruzione. Ricostruire come prima – sottolinea il vescovo – non è possibile”.

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Terremoto a Ischia: mons. Lagnese (vescovo), “abbiamo toccato con mano presenza del Signore nella solidarietà”

“Io sarò con te!”: questa è “la Parola del Signore” che “come olio che consola e balsamo che lenisce le ferite” viene rivolta oggi dal vescovo di Ischia, mons. Pietro Lagnese, alla diocesi, in un messaggio, ricevuto dal Sir, all’indomani del forte sisma che “ha colpito la nostra bella isola, e in particolare le comunità di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno”. “Il Signore – scrive il presule – è venuto a dirlo a tutti noi che, visitati dal terremoto, abbiamo forse visto vacillare, insieme alle nostre case, anche la certezza dell’amorevole presenza di Dio e ci siamo chiesti: ‘Se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo?’. Ma il Signore è con noi anche se ci è capitato tutto questo. Sì, Lui è con noi sempre e chiede a ciascuno di noi di essere segno della Sua presenza”. Mons. Lagnese, infatti, evidenzia: “Abbiamo toccato con mano la presenza del Signore nella nostra vita attraverso la solidarietà e l’impegno fattivo di tanti che si sono prodigati per soccorrere i diversi feriti e offrire i primi aiuti a quanti hanno perso la casa. Ringraziamo il Signore per i tre bambini estratti vivi dalle macerie, per i quali i soccorritori hanno profuso ogni energia al fine di riportarli sani e salvi all’affetto dei loro cari. Preghiamo per le due persone decedute e siamo vicini alle loro famiglie e a tutti coloro che hanno perso la casa, spesso frutto di un’intera vita di sacrifici”.

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Russia: Parolin a colloquio con Putin per un’ora in un clima “di rispetto ed ascolto reciproco”

“L’incontro fra S.E. Card. Parolin e il Presidente Vladimir Putin, che ha avuto luogo nella residenza presidenziale a Sochi, è durato circa un’ora e si è svolto in un clima positivo, cordiale, di rispetto ed ascolto reciproco, con un aperto scambio di vedute su varie tematiche, internazionali e relative ai rapporti bilaterali. Al termine del colloquio, il Segretario di Stato ha regalato al Presidente Putin una raffigurazione in bronzo di un ramoscello di ulivo, quale simbolo della pace. Il Presidente russo ha ricambiato il gesto con il dono di una serie di monete da collezione, dedicate alle olimpiadi di Sochi 2014. S.E. il Card. Parolin si appresta a tornare a Mosca in questi minuti. Domani mattina celebrerà la Messa privata nella Nunziatura di Mosca. Quindi il rientro a Roma”. È quanto si legge in una nota della Sala Stampa della Santa Sede.

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Diocesi: Trani, il 30 agosto si benedice dormitorio per senza dimora intitolato a mons. Pichierri

“L’arcivescovo Giovan Battista Pichierri ha sempre avuto l’idea di lasciare dei segni della carità anche come frutto del Giubileo della Misericordia”. La sua scomparsa ha reso opportuno che la struttura “fosse benedetta nel giorno del suo trigesimo, nonché del suo anniversario di ordinazione sacerdotale, e che fosse a lui intitolata”. Così mons. Giuseppe Pavone, amministratore diocesano della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie presenta la benedizione del dormitorio per persone senza fissa dimora che, mercoledì 30 agosto, sarà inaugurato presso il centro della Caritas diocesana “Don Giuseppe Rossi”, a Trani, alle 18. L’opera, che sarà benedetta dal card. Francesco Monterisi, arciprete emerito della basilica papale San Paolo fuori le mura di Roma, si presenta con una serie di servizi e 16 posti letto. Il costo dell’opera (300mila euro) è stato finanziato per metà dalla Cei. L’altra metà è stata reperita da donazioni dei fedeli ed in occasione del 25° dell’ordinazione episcopale dell’arcivescovo Pichierri, il quale invitò “clero, religiosi e fedeli a devolvere alla causa del dormitorio, in particolare al suo arredamento, quanto avrebbero previsto in doni o altro da fare alla sua persona”, recita una nota della diocesi. Dopo l’inaugurazione, alle 20, nella cattedrale di Trani, il card. Monterisi presiederà la messa in ricordo di mons. Pichierri, per il quale si pregherà anche a Barletta il 25 agosto, alle 20, nella concattedrale. Presiederà la celebrazione eucaristica mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Conferenza episcopale pugliese.

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