“Un boato, l’acqua della piscina che si agitava, polvere che si alzava per i calcinacci caduti e poi il black out”. Così Gianfranco Zaccaria, avvocato di Subiaco (Roma), racconta al Sir i primi momenti successivi al sisma delle 20.57 verificatosi ieri sera nell’isola di Ischia. In vacanza con la moglie e le due figlie l’avvocato rievoca quei momenti: “Eravamo a cena in un resort a Lacco Ameno, non distante dal comune di Casamicciola, quando abbiamo udito un boato. Siamo usciti dalla sala in preda al panico, lì per lì con gli altri clienti del resort, anche per una certa psicosi di questi giorni, abbiamo creduto a una esplosione ma vedendo poi polvere, calcinacci e l’acqua della piscina che si agitava abbiamo compreso che era il terremoto. Secondi che sono sembrati interminabili”. Comunque, prosegue Zaccaria, “tra noi non si sono registrati feriti. Eravamo ormai tutti all’esterno e il personale dell’hotel si è prodigato molto per aiutarci e assisterci per la notte portando dei lettini, delle sedie, delle bevande. Insieme ad altri clienti ci siamo anche spostati per vedere se nei paraggi ci fosse qualcuno che avesse bisogno di aiuto notando qualche casa lesionata. Abbiamo incontrato anche dei posti di blocco della Polizia municipale che ci hanno informato sulle strade da percorrere per raggiungere il porto. Molti, infatti avevano deciso di ripartire approfittando dei traghetti speciali messi a disposizione dalle autorità per evacuare l’isola. In questo modo siamo riusciti a imbarcarci da Casamicciola e a lasciare l’isola”.