Ecumenismo

Sinodo valdese: mons. Malvestiti (Cei), “le Chiese si cimentino nell’impresa di tessere la pace”

foto SIR/Marco Calvarese

“Le Chiese si cimentino, accelerando ogni intento di unità, nell’impresa di tessere e ritessere la pace per l’unica famiglia dei figli di Dio”. Lo ha detto, questa mattina, mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi e membro della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, portando al Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste (in corso a Torre Pellice fino al 25 agosto) i saluti del presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, e dei vescovi italiani. Nel prendere la parola, il presule ha elogiato l’impegno profuso dalle Chiese evangeliche in Italia nei “corridoi umanitari”, iniziativa ecumenica che in due anni e in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri ha portato in Italia, in tutta sicurezza, 1.000 profughi siriani e iracheni dai campi profughi libanesi. Il vescovo ha quindi esortato le Chiese a proseguire su questa strada lasciandosi ispirare – ha affermato – da “quanto la carità potrà escogitare per vincere l’indifferenza e la violenza che avvelenano le relazioni, colpendo i giovani e minando il bene comune di una società che non reggerà se non includerà quanti vengono da lontano per sopravvivere”. Il vescovo ha poi espresso anche la sua preoccupazione per la “recrudescenza terroristica” invitando le Chiese a proseguire sul sentiero dell’unità.  “Pregando, camminando e lavorando insieme, nonostante i punti di divergenza – ha osservato mons. Malvestiti – lo Spirito affretterà la nostra unità, indispensabile anche a livello interreligioso”. L’unità dei cristiani, ha concluso il vescovo, “è una priorità”.