Messa per la pace

Barcellona: card. Omella, “il nostro silenzio e la nostra preghiera sono un segno di condanna per l’attacco”

Gremita la basilica della Sagrada Familia per la celebrazione voluta e presieduta dal cardinale di Barcellona, Juan José Omella, per pregare “per la pace e la concordia”. È iniziata alle 10, alla presenza del re e della consorte, del primo ministro e di numerosi membri del governo e rappresentanti della regione catalana e concelebrata da una cinquantina di sacerdoti e numerosi vescovi. “Apprezziamo i tanti segni di vicinanza e preghiera in questi momenti di dolore per la nostra città, per le famiglie che hanno sofferto il colpo dell’attacco e per tutte le persone buone”, ha detto il card. Juan José Omella, che ha letto il testo del telegramma che il Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato al cardinale di Barcellona all’indomani dell’attentato e ha riferito della chiamata di papa Francesco che lo ha raggiunto nel pomeriggio di sabato per assicurare la sua vicinanza in questo momento doloroso. “Siamo in questo luogo sacro”, ha detto il cardinale, “progettato per essere” luogo di preghiera “per i peccati del mondo. E non è un peccato molto grave attentare contro la vita degli altri, del prossimo, di esseri innocenti e bambini?” ha domandato il cardinale rivolgendosi ai fedeli nell’omelia. “Il nostro silenzio e la nostra preghiera, la nostra presenza in questo luogo santo sono un segno di condanna per l’attacco e una preghiera per chiedere a Dio, Padre di ogni bontà, di cambiare i nostri cuori di pietra e darci un cuore di carne, pieno di sentimenti di umanità, fraternità, misericordia e pace”.