Chiese orientali

Ucraina: card. Sandri in visita alle zone riconquistate di Kramatorsk e Sloviansk

Sloviansk (Ucraina): il card. Sandri in visita al centro Caritas che segue i bambini con traumi di guerra

Ascolto e condivisione con i fedeli e la popolazione di Kramatorsk e Sloviansk, zone riconquistate dopo l’occupazione del 2014 e limitrofe alle “zone grigie” del Donbass. È trascorso così il quarto giorno della visita in Ucraina del card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. La giornata del 14 luglio, secondo quanto riferito dalla segreteria del cardinale, si è aperta con la celebrazione della Divina Liturgia nella cappella lignea di Sant’Elia a Kramatorsk, durante la quale l’arcivescovo maggiore Sviastoslav Shevchuk ha ricordato “le sue prime visite in questa regione dopo l’inizio dei combattimenti e la successiva riconquista, e le tante pagine di sofferenza che ha visto o che gli sono state raccontate. Lo stesso edificio delle celebrazione porta ancora i segni di alcune pallottole che lo hanno parzialmente danneggiato”. Mons. Shevchuk ha ringraziato, dinanzi al cardinale prefetto e al nunzio apostolico, mons. Gugerotti, i sacerdoti dell’Esarcato “per la testimonianza di dedizione eroica mostrata in questi anni”. Testimonianze raccolte dal cardinale prefetto direttamente dalla viva voce dei sacerdoti: “Alcuni di loro erano nella lista per essere fucilati dalle forze separatiste, altri hanno lasciato il ministero nell’Ucraina occidentale per iniziare il servizio come cappellani militari, stando a fianco di tanti loro fedeli che si sono trovati in poco tempo ad essere chiamati alle armi per difendere l’integrità territoriale della Nazione”. Dalle testimonianze sono emersi anche esempi di collaborazione tra confratelli di diversi riti, “coscienti di rappresentare insieme e non divisi l’unica Chiesa cattolica”.
Il card. Sandri si è poi recato in visita al centro Caritas di Kramatorsk, da dove si muovono diversi volontari per andare ad assistere coloro che sono ancora alloggiati nelle cosiddette “zone grigie” del Donbass. Per fare ciò “gli operatori indossano giubbotto antiproiettile e caschetto”. Sulla via di ritorno a Kharkiv, la delegazione vaticana si è fermata a Sloviansk, altra città centro dei combattimenti e poi riconquistata dalle forze regolari. Qui il prefetto ha fatto visita alla Caritas locale, che gestisce l’unico centro gratuito di accompagnamento per i bambini che hanno subito dei traumi dovuti alla guerra. Sono stati proprio i piccoli ospiti del centro ad accogliere il card. Sandri, mostrando disegni e cantando canzoni. Rientrato a Kharkiv, il cardinale ha salutato alcune religiose di San Giuseppe, dedite soprattutto alla catechesi e alla formazione delle giovani generazioni.