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Migrazioni: Taizé, da domani una settimana di riflessione rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni

Si apre domani, domenica 16 luglio, a Taizé una settimana di riflessione sulle migrazioni specialmente rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni che “hanno un interesse o vivono un impegno nell’accoglienza e nell’accompagnamento dei migranti, rifugiati, esiliati”. Seguendo il ritmo scandito dalla preghiera, secondo quanto solitamente avviene nelle settimane estive degli incontri dei giovani, si comincerà lunedì con una conferenza sul “ruolo delle Chiese nell’accoglienza e accompagnamento dei migranti”, a cura di padre Michael Czerny, sottosegretario sezione per le migrazioni e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umao integrale; martedì il tema sarà “le sfide migratorie oggi” a cura di Catherine Wihtol de Wenden, direttrice di ricerca emerita al Cnrs; mercoledì si parlerà di politiche migratorie e accompagnamento dei rifugiati, con Pascal Brice, direttore dell’ufficio francese per la protezione dei rifugiati e apolidi; giovedì invece il programma prevede un “dialogo tra rappresentanti politici europei” seguito da uno scambio aperto a tutti. Venerdì sarà il momento delle esperienze di persone che lavorano nell’accompagnamento dei migranti. Ogni momento tematico sarà seguito da un confronto tra i partecipanti a gruppo. Nel corso della settimana anche alcune testimonianze: quella dei giovani rifugiati che sono stati accolti a Taizé e dell’arcivescovo anglicano di York John Sentamu. A fine dell’incontro, i partecipanti riferiranno di questa loro esperienza a tutti i giovani che sono presenti a Taizé. L’idea di questa particolare settimana, spiegano gli organizzatori “è nata da un incontro a Roma con l’équipe incaricata da Papa Francesco di coordinare l’impegno della Chiesa cattolica con i migranti”. I fratelli di Taizé hanno inviato i giovani che vi parteciperanno a portare giovani rifugiati o migranti insieme a loro.