Conversione

Diocesi: Cerreto Sannita, presentata la prima lettera pastorale di mons. Battaglia per una “Chiesa in uscita, samaritana, libera”

“Una Chiesa sulla strada, una Chiesa viandante che non vuole voltarsi dall’altra parte senza vedere né sentire. Una Chiesa povera. Una Chiesa inquieta, dinamica, creativa, controcorrente, dalle porte aperte. Una Chiesa formata sulla sinodalità e sull’ascolto, che sia presente ed incisiva sul territorio. Una Chiesa in uscita, samaritana, libera. Insomma, una Chiesa che fondi ogni azione, ogni gesto, ogni attenzione, ogni sensibilizzazione, sul linguaggio dell’amore, cioè del Vangelo”. Potrebbero essere sintetizzate così le coordinate del cammino dei prossimi 3 anni, come illustrati nella prima lettera pastorale presentata dal vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, mons. Mimmo Battaglia, intitolata come il suo motto episcopale “Coraggio! Alzati, ti chiama!”. “Nello Spirito che fa nuove tutte le cose – scrive mons. Battaglia nell’introduzione – sentiamo di rendere concretamente possibile questo rinnovamento, in ascolto del Vangelo e del Magistero. Esso richiede un profondo ascolto che porti ad una conversione di criteri e di mentalità nel pensare, progettare e costruire una chiesa che sia casa e scuola di comunione, in cui ci si riconosca, ci si accolga reciprocamente con gratuità, si portino umilmente i pesi gli uni degli altri”.
Avere cura di tutti e del territorio in cui viviamo significa accogliere e mettere in pratica il Vangelo con un dinamismo controcorrente e senza compromessi: “Una conversione pastorale e missionaria – osserva mons. Battaglia – ha bisogno di artigiani di pace, cercatori di infinito e costruttori di storia e di futuro, per andare incontro ai volti segnati dalla fatica, dal dolore, dalla povertà, dall’ingiustizia sociale, dall’esclusione, dalla violenza; per andare incontro ai volti dei giovani, di tutte le famiglie e in particolare di quelle ferite, dei bambini, degli anziani, dei lavoratori e di quanti soffrono per la perdita o la mancanza di lavoro”.