
“Avvenire” dedica il suo titolo principale alla vicenda del piccolo Charlie, il bambino inglese colpito da una rara malattia genetica: nelle prossime ore verranno staccate le macchine che lo tengono in vita, per decisione delle corti britanniche e contro la volontà dei genitori. Due gli editoriali dedicati alla dolorosa vicenda. Il primo a firma di Roberto Colombo: “Ferisce e commuove il nostro cuore di figli, di madri e di padri, la drammatica vicenda umana del piccolo Charlie Gard – scrive il genetista e bioeticista -. La sua vita è rocciosamente custodita nel pensiero e nelle mani di Dio sin da quando lo ha chiamato all’esistenza, ma i suoi giorni sulla terra sono sospesi, in bilico, tra l’amore tenace dei suoi genitori, che non può arrendersi ad una volontà percepita come nemica del bene di Charlie, e le sentenze gelide e strumentali dei giudici”. Il secondo è scritto da Francesco Belletti: “Una profonda ferita dell’umano viene svelata da questa vicenda, ed è la riduzione di una persona alla sua malattia: ogni ammalato, grave o lieve, piccolo o anziano, vicino alla guarigione o prossimo alla morte, non è la sua malattia, ma è una persona ben più grande della sua malattia. E lo sanno bene tutti coloro che stanno a fianco di un malato grave”, conclude il sociologo. Spazio anche per la proposta lanciata dalla segretaria Cisl Furlan proprio dalle colonne di “Avvenire”: una legge di iniziativa popolare per punire i clienti delle prostitute e, quindi, stroncare lo sfruttamento delle donne. Un titolo, infine, per il caso del cardinale Pell, che comparirà in tribunale in Australia con l’imputazione di abusi sessuali e si dichiara del tutto estraneo alle accuse.