
“Il nostro mondo presenta aspetti belli, interessanti, provocanti, ma anche esperienze di fatica e di problematicità. La Chiesa non può festeggiare con i primi ed essere indifferenti verso le seconde. Le Fondazioni antiusura mostrano con concretezza la presenza della Chiesa italiana in un settore problematico della nostra realtà”. Lo ha detto, stamattina, mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nella Messa che ha aperto l’Assemblea annuale della Consulta nazionale antiusura, in corso a Roma, nella sede della Caritas, “Casa Giacinta”. Ricordando la sua partenza per la Romania, dove parteciperà all’incontro dei segretari generali delle Conferenze episcopali europee, mons. Galantino ha sottolineato che andrà prima perché segue la Fondazione “Bambini in emergenza”, fondata dal giornalista Mino D’Amato. “Abbiamo bisogno di sentire e accompagnare realtà come questa e di prendere forza da chi ci ha preceduto – ha osservato il presule -. C’è una corrente calda del Vangelo che in maniera chiara ed esplicita continua a parlare. A noi viene chiesto di stare in queste situazioni dove la fatica di vivere si fa sentire più forte, come i clochard, le famiglie in difficoltà, le vittime dell’usura”. “La Chiesa – ha ribadito mons. Galantino – è un ‘voler stare’, non un ‘voler fuggire’. Alcuni pensano che i poveri siano una iattura per la Chiesa. Ma questo è Vangelo, anche se non è condiviso da tutti”. “Quello che fate voi – ha proseguito, rivolgendosi ai rappresentanti della Fondazioni antiusura presenti alla celebrazione – non è una fissazione di qualcuno, ma Vangelo ed è il modo di viverlo con orgoglio, umiltà e discrezione”.