
Il cardinale arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, in qualità di presidente del gruppo Santa Marta, costituito nel 2014 con l’incoraggiamento e il sostegno di Papa Francesco, è stato invitato oggi a parlare al Parlamento lituano (Seimas) e a incontrare il primo ministro Saulius Skvernelis per rafforzare i legami con la Lituania e incoraggiare il loro impegno nella lotta contro la tratta di esseri umani.
Il cardinale Nichols ha spiegato perché la Chiesa cattolica si è impegnata a porre fine alla tratta di esseri umani e alla schiavitù in difesa – ha detto il cardinale – della dignità di ogni persona umana, “una dignità che deve essere protetta e promossa in ogni circostanza e tempo; una dignità che non dipende dalle capacità o dallo status di una persona ma che è radicata interamente nella profondità interiore dell’esistenza della persona, nel dono della vita umana che viene sempre dal Creatore Divino”.
“Il traffico di esseri umani e la schiavitù – ha quindi proseguito l’arcivescovo – privano la persona di questa dignità fondamentale, riducendola allo status di una merce: è un male che grida al cielo. Ci sono nel mondo oggi più di 20 milioni di persone vittime di schiavitù moderna. È un segno di profonda vergogna sul volto della nostra famiglia umana che nessuna parola da sola può rimuovere”.