Repressione

Venezuela: Commissione Giustizia e Pace Cev, “la maggiore violenza è esercitata dalle forze dell’ordine”

Una situazione di violazione dei diritti umani “socialmente e moralmente ingiustificabile”, nella quale  “il principale trasgressore” è il governo, poiché “la maggiore violenza è esercitata dagli organismi di sicurezza, in particolare la Polizia nazionale, la Guardia nazionale bolivariana e i collettivi, che usano armi proibite” contro i manifestanti: lo denuncia oggi la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale del Venezuela (Cev), esprimendo “sincera solidarietà e vicinanza spirituale” alle vittime delle repressione. In una nota firmata dal presidente della Commissione, mons. Roberto Lückert, i vescovi esprimono “preoccupazione” e “disaccordo” per “la violazione del diritto fondamentale di ogni persona ad essere giudicata da giudici ordinari” mentre “è stata utilizzata indebitamente la giustizia militare nelle detenzioni e nei processi, contravvenendo assolutamente all’articolo 49 della Costituzione”. I vescovi rifiutano – come già espresso più volte – la convocazione dell’Assemblea Costituente “che nega e rende più vulnerabili i diritti umani e affonda la nazione in una situazione di convulsione sociale e violenza”. Chiedono perciò allo Stato venezuelano, in particolare al Consiglio morale repubblicano, “l’effettivo rispetto e garanzia dei diritti fondamentali”, al pubblico ministero di perseguire “i funzionari pubblici coinvolti in fatti violenti”, e invitano il potere giudiziario a “ricordare la sua indipendenza dagli altri poteri, per garantire la validità e l’equilibrio dello Stato di diritto”.