L'incontro di ieri

Papa Francesco: a rifugiati e volontari diocesi Roma, “la fratellanza va oltre la religione”. Mons. Feroci (Caritas), “nuova modalità per essere parroci”

“Io ringrazio che oggi siete qui tutti insieme, non c’è differenza, tra quelli che accolgono e coloro accolti: questa è aria di famiglia”. Così, Papa Francesco, prima di aprire il Convegno ecclesiale della diocesi di Roma, ha salutato ieri una rappresentanza di rifugiati e volontari delle parrocchie di Roma che hanno aderito al programma di accoglienza “Ero straniero e mi avete accolto” promosso dalla Caritas dopo l’appello del Pontefice del 6 settembre 2015. Un’iniziativa promossa in occasione della Giornata mondiale del rifugiato per far conoscere il progetto di accoglienza diffusa promosso dall’organismo diocesano a Roma. Un’esperienza basata sul principio che un percorso di integrazione parta anzitutto dalla costruzione di reti sociali oltre che di relazioni di amicizia e di solidarietà. “Il problema delle persone che cercano rifugio in Italia e in Europa – ha detto il Papa, come ricorda una nota della Caritas di Roma, diffusa oggi – è un problema grosso, ma è anche un invito per svegliarci dall’indifferenza e un’opportunità di dire siamo umani. Io sono contento che le parrocchie di Roma abbiano fatto questo, questa è fratellanza: la fratellanza va oltre la religione e rispetta tutte le religioni”. “Ringrazio coloro che hanno accolto e ringrazio anche voi che avete accettato di essere accolti, non è facile, andiamo avanti insieme. Grazie del lavoro fatto e per l’amicizia: è un bell’esempio”.

Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, ha accolto il Papa ringraziandolo a nome dei parroci “perché ci ha fatto vedere un’altra modalità di essere comunità locale”. “Grazie alle sue sollecitazioni – ha affermato il direttore Caritas – abbiamo compreso che le parrocchie non si possono più pensare, insieme, se non come luogo di culto, luogo di preghiera e luogo di accoglienza. Santo Padre, Lei ha aperto uno spiraglio, ci ha fatto vedere anche una modalità nuova per essere parroci, per essere presenza cristiana nel territorio in questa città”. Il progetto “Ero forestiero e mi avete ospitato” conta la partecipazione di 38 tra parrocchie e istituti religiosi che sin qui hanno dato ospitalità a 121 persone, 57 in prima accoglienza e 64 in seconda accoglienza. Alcuni ospiti nel corso dell’anno hanno trovato una soluzione alloggiativa autonoma, lasciando l’alloggio e garantendo così l’ingresso di nuovi ospiti. Gli alloggi messi a disposizione sul territorio di Roma sono diffusi in 12 Municipi diversi. Ciascuna soluzione abitativa ha un numero contenuto di posti, mediamente variabile da 1 a 5. In occasione della Giornata mondiale del rifugiato la Caritas di Roma ha realizzato un dossier informativo sul tema con dei focus riguardanti alcuni degli aspetti problematici meno conosciuti che riguardano i richiedenti asilo e protezione internazionale.