Sacerdoti

Papa Francesco: a Bozzolo, “siate orgogliosi di aver generato preti così”, che “hanno visto lontano”

“Vi ringrazio di avermi accolto oggi, nella parrocchia di don Primo”. È il congedo del Papa da Bozzolo. “Siate orgogliosi di aver generato preti così, e non stancatevi di diventare anche voi preti e cristiani così, anche se ciò chiede di lottare con sé stessi, chiamando per nome le tentazioni che ci insidiano, lasciandoci guarire dalla tenerezza di Dio”, ha proseguito Francesco: “Se doveste riconoscere di non aver raccolto la lezione di don Mazzolari, vi invito oggi a farne tesoro. Il Signore, che ha sempre suscitato nella santa madre Chiesa pastori e profeti secondo il suo cuore, ci aiuti oggi a non ignorarli ancora. Perché essi hanno visto lontano, e seguirli ci avrebbe risparmiato sofferenze e umiliazioni”. “Tante volte ho detto che il pastore deve essere capace di mettersi davanti al popolo per indicare la strada, in mezzo come segno di vicinanza o dietro per incoraggiare chi è rimasto dietro”, ha ribadito Francesco: “E don Primo scriveva: ‘Dove vedo che il popolo slitta verso discese pericolose, mi metto dietro; dove occorre salire, m’attacco davanti. Molti non capiscono che è la stessa carità che mi muove nell’uno e nell’altro caso e che nessuno la può far meglio di un prete’”. “Con questo spirito di comunione fraterna, con voi e con tutti i preti della Chiesa in Italia, voglio concludere con una preghiera di don Primo, parroco innamorato di Gesù e del suo desiderio che tutti gli uomini abbiano la salvezza”, l’omaggio finale del Papa: “Sei venuto per tutti: per coloro che credono e per coloro che dicono di non credere. Gli uni e gli altri, a volte questi più di quelli, lavorano, soffrono, sperano perché il mondo vada un po’ meglio. O Cristo, sei nato ‘fuori della casa’ e sei morto ‘fuori della città’, per essere in modo ancor più visibile il crocevia e il punto d’incontro. Nessuno è fuori della salvezza, o Signore, perché nessuno è fuori del tuo amore, che non si sgomenta né si raccorcia per le nostre opposizioni o i nostri rifiuti”. Prima di riprendere l’elicottero per dirigersi alla volta di Barbiana, il Papa ha salutato i fedeli radunati sul piazzale della parrocchia di San Pietro dicendo alcune parole a braccio: “Vi ringrazio per l’accoglienza tanto calorosa. Vi chiedo una cosa: di pregare per me, perché io posso servire il Signore e la Chiesa come il Signore vuole che lo faccia”.