Testimonianza

Papa Francesco: a Bozzolo, don Mazzolari “parroco dei lontani”. “Non massacrare le spalle della gente”

Don Mazzolari “è stato giustamente definito il parroco dei lontani” perché “li ha sempre amati e cercati, si è preoccupato non di definire a tavolino un metodo di apostolato valido per tutti e per sempre, ma di proporre il discernimento come via per interpretare l’animo di ogni uomo”. Lo ha detto il Papa, attualizzando il messaggio di don Primo, nel suo discorso a Bozzolo. “Questo sguardo misericordioso ed evangelico sull’umanità lo ha portato a dare valore anche alla necessaria gradualità”, ha proseguito Francesco: “Il prete non è uno che esige la perfezione, ma che aiuta ciascuno a dare il meglio”. “Accontentiamoci di ciò che possono dare le nostre popolazioni. Abbiamo del buon senso! Non dobbiamo massacrare le spalle della povera gente”, ha detto il Papa citando don Mazzolari. E poi ha aggiunto a braccio: “Vorrei ripeterlo, a tutti, i preti dell’Italia e anche del mondo: non dobbiamo massacrare le spalle della povera gente!”. “E se, per queste aperture, veniva richiamato all’obbedienza, la viveva in piedi, da adulto, da uomo, e contemporaneamente in ginocchio, baciando la mano del suo vescovo, che non smetteva di amare”, ha sottolineato Francesco, soffermandosi sulla seconda immagine scelta per il suo discorso: la cascina, che “al tempo di don Primo, era una ‘famiglia di famiglie’, che vivevano insieme in queste fertili campagne, anche soffrendo miserie e ingiustizie, in attesa di un cambiamento, che è poi sfociato nell’esodo verso le città”. “La cascina, la casa, ci dicono l’idea di Chiesa che guidava don Mazzolari”, la tesi del Papa: “Anche lui pensava a una Chiesa in uscita, quando meditava per i sacerdoti con queste parole: ‘Per camminare bisogna uscire di casa e di Chiesa, se il popolo di Dio non ci viene più; e occuparsi e preoccuparsi anche di quei bisogni che, pur non essendo spirituali, sono bisogni umani e, come possono perdere l’uomo, lo possono anche salvare. Il cristiano si è staccato dall’uomo, e il nostro parlare non può essere capito se prima non lo introduciamo per questa via, che pare la più lontana ed è la più sicura. Per fare molto, bisogna amare molto'”. La parrocchia, in questa prospettiva, “è il luogo dove ogni uomo si sente atteso, un ‘focolare che non conosce assenze'”. Don Mazzolari è stato un parroco convinto che “i destini del mondo si maturano in periferia”, l’altra citazione di Francesco, “e ha fatto della propria umanità uno strumento della misericordia di Dio, alla maniera del padre della parabola evangelica, così ben descritta nel libro ‘La più bella avventura’”.