Sant’Antonio: card. Sandri a Rieti, una preghiera per le vittime del terremoto e della violenza in Siria e Iraq

Una preghiera particolare per tutte le vittime del terremoto in Centro Italia come anche per quelle vittime della guerre in Siria, Iraq e in tutto il medio Oriente è stata elevata dal card. Leonardo Sandri che ieri sera, presso la Chiesa di san Francesco a Rieti, ha presieduto il Pontificale nella solennità di Sant’Antonio, con lui il vescovo locale mons. Domenico Pompili, e mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo e reatino di nascita. Ricordando la figura del Santo, definito “testimone ed annunciatore, nella carità e nella benevolenza” di Gesù Cristo, il cardinale ha invitato i fedeli a pregare “per tutti i fratelli e sorelle di questa amata terra che recano la ferita del terremoto che ha devastato Amatrice, Accumuli ed altri paesi dell’area: sia versato sul loro cuore l’olio della consolazione, affinché mai perdano la speranza di un nuovo futuro, ritornando ad abitare in quelle terre grazie alla giusta e doverosa compensazione, almeno sul fronte materiale, secondo le possibilità garantite dalle Autorità Pubbliche e dalla gara di solidarietà nazionale ed internazionale che da quel giorno si è messa in moto”. Dal prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali è giunta anche l’esortazione a pregare per “i nostri fratelli e sorelle che hanno subito in questi anni un altro genere di terremoto, in Siria e in Iraq e in altre zone del Medio Oriente, con le loro case e le loro vite perseguitate, spezzate, e hanno dovuto anch’essi lasciare tutto in una notte per mettersi al sicuro: anche per ciascuno di loro domandiamo consolazione e speranza di una nuova vita, perché in modo misterioso ci sono diventati ancora più fratelli. Noi qui per la potenza a volte distruttrice della natura, loro là per la violenza e l’accecamento del cuore degli uomini, ma tutti accomunati nell’esperienza della croce di Cristo”. Prima di concludere la sua omelia, il card. Sandri ha voluto anche ricordare i Frati della Custodia di Terra Santa, che venerano Sant’Antonio come loro patrono e che hanno iniziato i festeggiamenti per gli ottocento anni di presenza in Terra Santa.

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