Papa Francesco: agli studenti, sfruttamento sul lavoro è “peccato mortale”. Al centro c’è “dio denaro”

“Se oggi l’uomo e la donna non sono al centro, che cosa è al centro di tutto il movimento mondiale?”. Lo ha chiesto il Papa ai 7mila studenti che oggi hanno gremito l’Aula Paolo VI, rispondendo a braccio alle loro domande. “Al centro della vita del mondo oggi c’è il dio denaro, ci sono i soldi, e non si può far nulla perché sono gli affari”, la risposta. “Oggi ci sono affari nel mondo che danno tanto da guadagnare”, ha proseguito Francesco stilando l’elenco: “Primo, il traffico delle armi”. “Se noi vogliamo la pace perché facciamo le armi, troppe, più di quelle necessarie per difenderci?”, l’interrogativo di Francesco: “Non è lecito. Ci sono gli affaristi che vendono le armi, loro guadagnano e gli altri muoiono”. “Un altro affare che dà tanti soldi oggi è il traffico della droga, che distrugge le menti dei giovani”, il grido d’allarme del Papa: “Tanti giovani distrutti per la droga, e la droga muove tanti soldi, c’è tanto guadagno con la droga. Un altro affare è lo sfruttamento delle persone, dei bambini, che invece di andare a scuola vengono mandati a lavorare: bambini operai, bambini che lavorano dall’età di 7, 8, 9 anni, senza istruzione”. Poi c’è “il traffico delle persone nel lavoro, dove la gente la si paga due lire per mezza giornata di lavoro”. Non “in quel continente lontano”, ma “qui, in Europa, qui in Italia”, ha fatto notare il Papa tra gli applausi: “Qui si sfruttano le persone quando vengono pagate in nero, quando ti fanno contratto di lavoro da settembre a maggio, poi due mesi senza e così non c’è continuità e poi ricomincia a settembre”. “Questo si chiama distruzione, questo si chiama peccato mortale, sfruttamento”, il monito del Papa. “Traffico di armi, traffico di droga, traffico di persone. I bambini e le donne – le donne che sono vendute per sfruttarle – questi sono affari che aiutano al dio denaro a crescere. E’ quello che domina e rovina il mondo”, ha riassunto Francesco, che ai giovani ha chiesto di “parlare chiaro, lottare contro questo. Lavorare sul serio! Aiutare gli altri, non avere paura”.

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