Diocesi: mons. Napolioni (Cremona) a ordinazione episcopale di mons. Perego, “non ti lasceremo solo, perché siamo coinvolti nella medesima missione apostolica”

“Noi, tutti, non ti lasceremo solo, perché siamo coinvolti nella medesima missione apostolica”. È quanto ha affermato oggi pomeriggio nella Cattedrale di Cremona il vescovo diocesano, mons. Antonio Napolioni, rivolgendosi a monsignor Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa, durante la celebrazione eucaristica in cui lo ha consacrato vescovo. Nella sua omelia, citando il card. Martini, Napolioni ha sottolineato che il vescovo “deve avere il Vangelo dentro se stesso e quindi essere un Vangelo vivente”. Richiamando poi le parole dell’allora arcivescovo di Buonos Aires, il card. Bergoglio, Napolioni ha osservato che “essendo chiamati ad un amore sponsale, credo che farà bene a vescovi e preti andare a scuola dalle famiglie, per riscoprire insieme quella ‘amoris laetitia’ che il mondo non conosce, e di cui anche certa nostra vita ecclesiale potrebbe aver smarrito l’alfabeto”. Infine, un riferimento al vescovo Bonomelli, il cui pastorale Napolioni ha consegnato a mons. Perego. “Non è proprio del mio ministero – scriveva Bonomelli nella lettera del 1896 dedicata a ‘L’emigrazione’ – pigliare la parte dei deboli, degli oppressi, dei sofferenti? La Chiesa, imitando il divino suo fondatore, si atteggiò costantemente alla difesa dei piccoli”. “Sappiamo tutti – ha commentato Napolioni – che questa è anche la tua storia, caro don Giancarlo, e sarà una nota caratterizzante la tua missione. Non solo nelle attuali emergenze”.

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