Card. Bassetti: “la speranza ti porta non soltanto a sognare, a progettare, ma ti porta ad operare”

“Non sono come una tubatura che fa passare l’acqua, ma sono una persona viva che assorbe anche lo Spirito e lo Spirito che comunico lo assorbo, e questa è anche la spiritualità del prete e del vescovo molto, molto importante”. È quanto afferma l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il cardinale Gualtiero Bassetti, in un’intervista pubblicata oggi dal Sir. “Tutta la nostra vita è un continuo passaggio, è un andare verso il Signore”, osserva il cardinale, rilevando che “un sacerdote, un vescovo, ha tante occasioni, perché nella spiritualità stessa del nostro ministero è insita anche la nostra personale spiritualità”. Bassetti parla anche della speranza: quella cristiana “l’ho capita fino in fondo in un piccolo paese della Valnerina quando ho detto ‘com’era bello il vostro paese’ e un uomo m’ha preso per la mano e m’ha detto ‘no, il nostro paese è bello’”. “Lui – rileva l’arcivescovo – è dalla parte della speranza perché non si ferma a un desiderio, non si ferma a un sogno ma fa sì che il suo sogno sia come il sogno di Dio, perché Dio quando sogna opera”. “La speranza – aggiunge – ti porta non soltanto a sognare, a progettare, ma ti porta ad operare”. Di questa speranza, Bassetti chiede di “farcene testimoni e apostoli e al tempo stesso infonderla”. Il cardinale poi sottolinea come quello di Papa Francesco sia “un pontificato sconvolgente ma bellissimo” evidenziando che il Papa invita a “formare una comunità che si faccia discepola del Vangelo, una Chiesa abitata dalla gioia di condividere il Vangelo, sempre guardando il volto di Cristo e china sull’uomo”. Ma “interessarsi ai problemi della gente, e questo me lo ha insegnato tanto il Papa, senza una profonda dimensione spirituale non servirebbe a niente”, osserva il cardinale.

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