Bene comune

Diocesi: mons. Nosiglia (Torino), “apprensione e preoccupazione per la caduta di dialogo attorno alle scelte di bilancio della città”. “Disponibili a favorire il confronto”

“Vivo con apprensione e preoccupazione la caduta di dialogo che si è venuta a creare tra l’amministrazione comunale, i sindacati e anche una parte importante del mondo cattolico, attorno alle scelte di bilancio della Città di Torino”. Queste le parole dell’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, in una nota diffusa ieri sera, nella quale rileva che “la mancanza di confronto costruttivo sui temi sociali ha conseguenze gravi e importanti su coloro che hanno bisogno di risposte concrete da chi è a servizio del bene comune” anche perché “il nostro territorio sta pagando prezzi molto alti alla crisi economica e sociale che accentua sempre più il divario tra le due città”. “Lavoratori, famiglie e giovani, poveri e immigrati soffrono maggiormente di questa situazione: ma è la città intera a veder compromesso il proprio futuro, se manca quel necessario e doveroso equilibrio fra i cittadini”, aggiunge Nosiglia. Ricordando che “il dialogo è il sale della democrazia” e che “il confronto, anche tra posizioni divergenti, è sempre utile”, l’arcivescovo auspica che “amministrazione comunale e sindacati (Cgil, Cisl e Uil) si incontrino al più presto”. “La Chiesa di Torino, preoccupata anch’essa del bene comune, si rende disponibile a favorire ogni iniziativa di confronto, attraverso l’azione congiunta di Ufficio pastorale sociale e del lavoro, Caritas, Migrantes”, sottolinea Nosiglia, richiamando tutti a “rimettere al centro delle attenzioni i soggetti più deboli” e a “orientarci verso il bene comune con scelte concrete e coraggiose”.