
“Siamo estremamente preoccupati che il G7 di Taormina sia non solo un’opportunità mancata, ma una vera e propria pagina nera nella ricerca di soluzioni collettive ai problemi dell’umanità e del pianeta”: lo dichiarano i portavoce della Coalizione italiana contro la povertà (Gcap Italia) Massimo Pallottino e Stefania Burbo, organismo che rappresenta oltre cento organizzazioni della società civile internazionale impegnate sui temi dello sviluppo, della sostenibilità ambientale e dei diritti. “Si rischia un grave nulla di fatto su tante sfide globali, dalla crisi umanitaria in Africa al cambiamento climatico ai flussi migratori – affermano -. C’è il pericolo che vengano accantonati anche impegni come l’Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 da ben 200 stati. Bastano 2 anni a far dimenticare le nostre responsabilità nei confronti di tutti i popoli della terra? Noi non ci stiamo”. La Coalizione è presente al G7 di Taormina con un evento parallelo che si svolgerà il 25 maggio (ore 9-12.30) a Giardini Naxos, intitolato “G7 apri le orecchie. Sette storie per cambiare il mondo”. I portavoce Pallottino e Burbo chiedono ai leader mondiale di affrontare le sfide più urgenti: il cambiamento climatico, la carestia in Sud Sudan, Somalia, Niger e Yemen, le migrazioni, la salute, la parità di genere e il rispetto dei diritti delle donne, una educazione di qualità per tutti i bambini, la disuguaglianza economica. “Chiediamo l’adozione di un piano di azione incisivo – concludono -, per garantire che le diseguaglianze non indeboliscano in modo determinante la lotta contro la povertà e che le barriere strutturali che limitano la partecipazione delle donne alla vita economica siano rimosse. Nessuno sviluppo è possibile se più del 50% degli abitanti del pianeta è escluso da esso”.