Terra Santa: Salman (sindaco di Betlemme) al Sir, “città universale, per tutto il mondo e tutte le religioni. L’occupazione deve finire”

“Betlemme è una città universale, dai profondi significati religiosi e storici. Tutte le nazioni del mondo sono chiamate a sostenerla e aiutarla. Lo stesso sono chiamate a fare tutte le istituzioni religiose, non solo quelle cattoliche. Betlemme ha bisogno di aiuto in tanti settori della sua vita. Soprattutto adesso che la città natale di Gesù è stata scelta come capitale della cultura del mondo arabo per il 2020”. L’avvocato Anton Salman è il nuovo sindaco di Betlemme. È questo uno degli esiti delle elezioni municipali del 13 maggio. Salman, presidente della Società caritatevole Antoniana di Betlemme e avvocato della Custodia di Terra Santa, era a capo di una lista civica denominata “Tutti siamo Betlemme” che ha guadagnato 8 dei 15 seggi disponibili. La prima intervista italiana la concede al Sir. Quale significato ha per lei rivestire questa carica che per legge e tradizione spetta a un cristiano? “Sono un palestinese di fede cattolica. Ricerco il dialogo – dice – con tutte le persone di buona volontà che vogliono sostenerci nei campi della politica e nella ricerca della pace e con tutte le persone che vogliono cooperare per edificare il bene comune, la giustizia e la libertà”. A proposito di libertà, Betlemme è circondata dal muro israeliano… “Betlemme è una città sotto occupazione, stretta dal muro israeliano. Quanto messo in pratica nella nostra città e nell’intera Cisgiordania da parte di Israele non è tollerabile. L’occupazione israeliana deve finire e Betlemme deve essere una città libera per tutti, per tutto il mondo, tutte le religioni”.

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