
“Chi vive la malattia di Huntington sa che nessuno può davvero superare la solitudine e la disperazione se non ha accanto a sé delle persone che con abnegazione e costanza si fanno compagne di viaggio”. Sono le parole rivolte dal Papa ai familiari dei malati di Huntington, ricevuti oggi in udienza in Aula Paolo VI. “Voi siete tutto questo: padri, madri, mariti, mogli, figli, fratelli e sorelle che quotidianamente, in modo silenzioso ma efficace, accompagnano in questo duro cammino i propri familiari”, ha proseguito Francesco: “Anche per voi talvolta la strada è in salita. Per questo incoraggio anche voi a non sentirvi soli; a non cedere alla tentazione del senso di vergogna e di colpa”. “La famiglia è luogo privilegiato di vita e di dignità, e voi potete cooperare a costruire quella rete di solidarietà e di aiuto che solo la famiglia è in grado di garantire e che essa per prima è chiamata a vivere”, l’incoraggiamento del Papa.