“Ci sono voluti tre anni e quattro letture tra Senato e Camera. Da ieri c’è una legge contro le violenze in rete. Non soddisfa pienamente tutte le aspettative, però c’è”. Così don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, commenta l’approvazione in via definitiva da parte della Camera, ieri, della legge sul cyberbullismo. La legge, annota don Maffeis nella newsletter settimanale dell’Ufficio, “non potrà certamente rimpiazzare l’ineludibile ruolo educativo della famiglia e non potrà fare a meno di una partecipazione piena e consapevole da parte della scuola. Rimane, comunque, un segno incoraggiante di attenzione verso la parte più preziosa e più fragile della nostra società, quella parte che ne rappresenta il cuore e il futuro. Vivono – loro come noi – di relazioni, quindi di rispetto e di ricerca di incontro autentico e sincero”.