Rom: Associazione 21 luglio, “in Italia politiche discriminatorie nei confronti di rom e sinti soprattutto in materia alloggiativa”

“Nonostante la preoccupazione espressa dagli organi internazionali nulla è cambiato e in Italia continuano ad essere perpetrate politiche discriminatorie nei confronti delle popolazioni rom e sinte soprattutto in materia alloggiativa”. È l’accusa lanciata dall’Associazione 21 luglio alla vigilia della Giornata internazionale dei rom e dei sinti. Presentando oggi in Senato il “Rapporto annuale sulla condizione di rom e sinti in emergenza abitativa in Italia”, l’Associazione 21 luglio ha rilevato che “nel 2016 ha perseverato con la ‘politica dei campi’ e l’attuazione della Strategia nazionale d’inclusione di rom, sinti e caminanti ha continuato a soffrire di pesanti ritardi” sottolineando che “la questione dell’alloggio è l’ambito che ha registrato i risultati più scarsi”. Secondo il rapporto, nel 2016 i principali insediamenti informali sono stati registrati in Campania mentre la città di Roma vanta il più altro numero di insediamenti gestiti e realizzati dalle istituzioni. Sgomberi forzati si sono registrati a Milano, Roma e Napoli. “Secondo il costante monitoraggio effettuato da Associazione 21 luglio, escludendo Roma e Milano sono stati 250 gli sgomberi forzati nel corso dell’anno passato: 100 al Nord, 90 al Centro e 60 al Sud”. Altri dati riguardano episodi d’odio nei confronti di rom e sinti: nel 2016 ne sono stati registrati 175 – in media 0,48 al giorno – di cui, secondo l’Associazione 21 luglio, “57 (pari al 32,6%) di una certa gravità”. Il dato è però “incoraggiante”, visto “il netto calo rispetto al 2015, durante il quale ne erano stati riportati ben 265”.

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