Pasqua 2017: mons. Mogavero (Mazara del Vallo), dobbiamo “svecchiare e rinnovare la realtà”

“Non c’è niente di nuovo sotto il sole”: “Sono tanti quelli che condividono questa linea di pensiero”, “ritenendo di avere buone ragioni per affermare che tutto è vecchio e non c’è speranza che qualcosa cambi”. Mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, nel suo messaggio pasquale, cita alcuni “degli aspetti dell’esistenza che hanno tutti il carattere del già visto”, come la povertà sempre più grave e diffusa, “gli assassinii di donne innocenti, inermi e indifese” e gli “infanticidi sciagurati anche a opera di genitori infami”, le “stragi del sabato sera che fanno cronaca solo se il numero dei morti è consistente”. E ancora “le guerre con i massacri di civili innocenti; i paradossali naufragi di barconi della morte che affondano in mare le speranze di vita di tanti uomini, donne e bambini che chiedono ad altri simili di poter godere della gioie consentite a tutti i viventi; le droghe assassine che ingrassano i venditori di morte, affossando il benessere e la pace delle famiglie; le ludopatie che sconvolgono la mente e gli stili di vita di persone insospettabili; gli incredibili abusi di minori da parte di pedofili incoscienti”. Ma, avverte il presule, “con Gesù Cristo l’uomo e il mondo non sono più come prima”. E aggiunge: “Un problema grande rimane comunque aperto. Questa carica esplosiva di novità è stata consegnata e affidata ai credenti perché ne diventassero testimoni e operatori. Il vero interrogativo, allora, non è verificare se c’è qualcosa di nuovo sotto il sole, ma chiedersi perché la luce del Risorto, dopo oltre duemila anni, non è riuscita a farsi spazio nella storia dell’umanità. E la risposta è semplice ma dolente: noi, i risorti, non siamo stati capaci di svecchiare e rinnovare una realtà che chiede insistentemente, ma invano, di essere cambiata profondamente dall’interno”.

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