Papa Francesco: udienza, “il cristianesimo è grazia, è sorpresa”, “cuore chiuso” non può capirlo. “Andare al nostro sepolcro”

“Che bello pensare che il cristianesimo, essenzialmente, è questo! Non è tanto la nostra ricerca nei confronti di Dio – una ricerca, in verità, così tentennante –, ma piuttosto la ricerca di Dio nei nostri confronti”. Lo ha esclamato il Papa, durante l’udienza di oggi. “Gesù ci ha presi, ci ha afferrati, ci ha conquistati per non lasciarci più”, ha proseguito: “Il cristianesimo è grazia, è sorpresa, e per questo motivo presuppone un cuore capace di stupore”. “Un cuore chiuso, un cuore razionalistico è incapace dello stupore e non può capire cosa sia il cristianesimo – ha affermato a braccio – perché il cristianesimo è grazia, e la grazia soltanto si percepisce, di più, si incontra nello stupore dell’incontro”. “E allora, anche se siamo peccatori – tutti noi lo siamo – se i nostri propositi di bene sono rimasti sulla carta, oppure se, guardando la nostra vita, ci accorgiamo di aver sommato tanti insuccessi – ha assicurato il Papa – nel mattino di Pasqua possiamo fare come quelle persone di cui ci parla il Vangelo: andare al sepolcro di Cristo, vedere la grande pietra rovesciata e pensare che Dio sta realizzando per me, per tutti noi, un futuro inaspettato”. “Andare al nostro sepolcro”, l’altro invito a braccio: “Tutti ne abbiamo un pochettino dentro: andare lì e vedere come Dio è capace di risorgere da lì”. “Qui c’è felicità, gioia e vita, dove tutti pensavano ci fosse solo tristezza, sconfitta e tenebre. Dio fa crescere i suoi fiori più belli in mezzo alle pietre più aride”, le parole di Francesco.

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