Solidarietà
Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha firmato oggi il decreto di nomina del Comitato dei garanti, l’organismo composto da otto membri – individuati dai presidenti delle Regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria, dal commissario straordinario per la ricostruzione, oltre che dal Dipartimento – tra persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza, istituito con l’obiettivo di “assicurare la supervisione alla gestione delle donazioni fatte dagli italiani in seguito al terremoto del 24 agosto e alle successive scosse di fine ottobre e di metà gennaio”. Il decreto sarà efficace dopo la registrazione da parte dei competenti organi di controllo. A garantire l’efficace impiego e la supervisione sull’uso dei fondi raccolti per supportare la ricostruzione dei territori colpiti sono stati chiamati: Vincenzo Gagliani Caputo, Angelo Zaccagnini, Marisa Abbondanzieri, Wladimiro De Nunzio, Santi Giuffrè, Paolo Germani e Giuseppe Cogliandro, in qualità di presidente del Comitato. Gaetano Mignone, dirigente del Dipartimento, svolge l’incarico di segretario.
Attraverso il numero 45500, attivato in tre diversi periodi (dal 24 agosto al 9 ottobre, dal 30 ottobre al 30 novembre e poi di nuovo dal 31 dicembre al 14 febbraio, quest’ultima destinata al progetto “Ricominciamo dalle scuole” per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici), sono stati donati complessivamente 22,9 milioni di euro trasferiti, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato in favore della presidenza del Consiglio dei ministri. A questi, si aggiungono 9,2 milioni di euro donati direttamente sul conto corrente bancario aperto dal Dipartimento della Protezione civile per raccogliere donazioni in favore delle popolazioni colpite. Il totale delle risorse raccolte tramite donazioni ammonta quindi a 32,1 milioni di euro che, come disposto dal decreto legge 189 convertito dalla legge 229 del 2016, confluiranno nella contabilità speciale del commissario straordinario per la ricostruzione. Saranno i territori a valutare, in raccordo con Regioni e Commissario e sulla base delle esigenze valutate nell’ambito del più complessivo piano della ricostruzione, a indicare su quali progetti destinarli. Compito dei garanti – che svolgono questo a titolo gratuito – sarà valutare le iniziative da finanziare e garantire la gestione trasparente delle risorse raccolte, nel rispetto dei principi di efficacia ed economicità.