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Pasqua 2017: mons. Solmi (Parma), “siamo portatori della speranza che rende solidali con ogni uomo e donna”

“Possiamo guardare negli occhi la miseria del mondo e nostra, piangere per chi piange ed anche gridare il dolore e la rabbia perché siamo uomini e donne figli della Risurrezione, portatori, sia pure poveri, della speranza che rende solidali con ogni uomo e ogni donna”. È quanto afferma il vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, nel messaggio per le festività pasquali. “Quest’anno non possiamo disgiungere la Pasqua dall’immagine del piccolo ministrante copto che si preparava alla Messa delle Palme, senza immaginare che avrebbe da lì a poco veduto faccia a faccia il Signore”, osserva Solmi, per il quale “quel piccolo è vittima del mostro che l’umanità genera quando volta le spalle a Dio”. “Piangiamo nel venerdì santo di una storia che alcuni vogliono ancora trattenere nel dominio delle tenebre, ben sapendo che quando il male e il peccato hanno libero accesso anche in noi, ci fanno complici di questo abisso di orrore che ora condanniamo con tutte le nostre forze”, prosegue il vescovo, secondo cui “quest’anno siamo sollecitati a vivere la Pasqua con una coscienza rinnovata”. “La vicenda umana – rileva Solmi – non si salva per la sterile presunzione di farcela da soli, come chi si illude di uscire dalle sabbie mobili tirandosi su con i propri capelli, ma solo in Cristo Crocifisso che, rotolata la pietra del sepolcro, risorge per non morire più e ci viene incontro”.