“La Pasqua di Cristo deve diventare la nostra Pasqua: la Pasqua della Chiesa e del mondo” perché “ognuno di noi è chiamato a una rinnovata giovinezza dello spirito, a un incremento della nostra identità e della nostra missione”. È quanto afferma il vescovo di Faenza-Modigliana, mons. Mario Toso, nel messaggio di auguri per la Pasqua. “Il mondo si apre a una nuova stagione: è il tempo in cui la vita del Risorto, mediante i credenti, entra sempre di più nelle famiglie, nel lavoro, nell’economia, nella politica e nella cultura, per trasfigurarle”, osserva il vescovo, aggiungendo che “è il tempo in cui il povero, l’affamato, il carcerato, l’emigrato, il sottoposto a tratta, l’ammalato, l’anziano, gli indifesi sono fiancheggiati e sostenuti, facendo loro sperimentare che l’amore di Cristo non li abbandona”. “Ma non dimentichiamo di verificare – aggiunge Toso – il nostro slancio trasfiguratore e costruttore, chiedendoci: abbiamo lavorato per la trasfigurazione di noi stessi, della nostre comunità parrocchiali, delle nostre associazioni e dei nostri movimenti?”. “La vita nuova portata da Cristo risorto è già in mezzo a noi. Diventiamone sempre più degni ed entusiasti annunciatori”, conclude il vescovo.