Pasqua 2017: mons. Staglianò (Noto), “mai smettere di lavorare per la nostra concreta e quotidiana risurrezione”

“Non si può mai smettere di lavorare per la nostra concreta e quotidiana risurrezione. Se Gesù è Risorto, noi dobbiamo risorgere e non c’è altra via se non quella di praticare l’amore, attraverso le opere di misericordia: tutte, spirituali e corporali”. È quanto afferma il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, nel messaggio di auguri per la Pasqua. “Il Risorto – scrive il vescovo – è l’amore che ci porta via dall’inerzia della morte, specie di quella che ci rende incapaci di reagire rispetto all’ingiustizia, allo svilimento della dignità di tante persone, alla mercificazione dei corpi di altri (non penso tanto alla prostituzione, ma soprattutto al traffico di organi di tanti esseri umani), alla devastazione della bellezza del nostro ambiente e al suo avvelenamento, come anche alla sofferenza di tanti fratelli schiantati sulle croci del loro inconsolabile dolore”. Il vescovo evidenzia l’importanza di vivere il “cattolicesimo cristiano, non certo quella del cattolicesimo convenzionale che, purtroppo, s’impegna a credere nella risurrezione di Cristo, ma stacca l’evento del Risorto dalla conversione della vita”. Si tratta di vivere “un’esistenza che cambia nell’amore, si converte nell’amore”. Per questo, conclude Staglianò, “se Gesù è risorto, mettiamoci ‘a lavoro, a lavoro’ per risorgere”.

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