“Per mantenere la pace e un sano ottimismo, bisogna aprirsi alla ‘lezione’ e alla esperienza della Pasqua”. È quanto scrive l’arcivescovo de L’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, nel messaggio alla diocesi per le festività pasquali. “Dobbiamo imparare sempre meglio a ‘leggere’, secondo il Vangelo, i fatti e le stagioni che scandiscono la nostra esistenza, sapendo scoprire i ‘doni di Dio’, non solo nelle esperienze che rispondono alle nostre attese, ma anche negli angoli oscuri e dolorosi della nostra storia”, afferma l’arcivescovo, secondo cui “la Parola di Dio ci assicura che il Signore si prende cura di noi sempre, anche quando attraversiamo i ‘tunnel’ della sofferenza”. “Se rimaniamo impantanati nelle sabbie mobili delle difficoltà, rischiando di sprofondarci dentro – prosegue – dobbiamo chiederci se abbiamo seguito la ‘segnaletica evangelica’, posta da Dio sulle nostre strade, e se ci siamo riforniti alle sorgenti di grazia, che scaturiscono nella comunità ecclesiale”. Perché, osserva Petrocchi, “dentro un guscio amaro il Signore nasconde sempre una sorpresa dolce; così come il mondo dispensa spesso, dentro un guscio dolce, una sorpresa amara”.