Pasqua 2017: mons. Delbosco (Cuneo e Fossano), “non basta parlare della tomba vuota, il Signore deve risorgere in noi”

“La Pasqua non è un fatto dimostrabile con criteri strettamente scientifici: è un dono inaudito da comunicare e da testimoniare con la vita. Non basta parlare di quella tomba vuota; il Signore deve risorgere in noi”. È quanto afferma il vescovo di Cuneo e Fossano, monsignor Piero Delbosco, nel messaggio di auguri per la Pasqua. “Di fronte ai problemi della vita, sovente ci pare di soccombere”, rileva il vescovo, aggiungendo che “siamo schiacciati da prove, difficoltà, inquietudini che minano la nostra tranquillità”. Delbosco osserva che “è difficile vivere, fare scelte per sempre, guardare al futuro per l’instabilità del lavoro, vivere in armonia con i vicini di casa, dialogare anche nelle nostre case tra generazioni diverse, progettare perché manca la sicurezza sociale, fare scelte assieme ai figli anche solo per una scuola che sia vera palestra di vita”. “Siamo invasi dalla tristezza e dalla rassegnazione”, prosegue il vescovo, ma “se con le nostre forze possiamo risolvere poco o nulla, tuttavia dobbiamo osare fidandoci del Risorto”. “La paura, le incertezze, le armi, le prepotenze di pochi – sottolinea mons. Delbosco – producono solo distruzione e morte. L’annuncio del Cristo risorto e vivo non può che produrre speranza per noi uomini e donne d’oggi”.

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