Argentina: i vescovi preoccupati per il conflitto fra scuola e docenti. Sciopero e rinvio inizio lezioni

La Chiesa argentina ha espresso ieri, attraverso dichiarazioni all’agenzia locale DyN, la “profonda preoccupazione” nei confronti del conflitto salariale che ha portato i sindacati dei docenti alla conferma di uno sciopero di 48 ore a partire da oggi rinviando l’inizio dell’anno scolastico. È stato il presidente della Commissione per l’istruzione della Conferenza episcopale argentina e arcivescovo di Rosario, monsignor Eduardo Martín, ad affermare che le autorità dovrebbero “offrire il più possibile” e che i sindacati dei docenti dovrebbero “cedere un po’ nelle loro esigenze”. “Siamo preoccupati per l’escalation del confronto e della violenza verbale, perché allontana qualsiasi possibilità di soluzione”, ha avvertito il presule per poi accennare al dialogo “quale chiave per poter raggiungere un accordo ragionevole in grado di soddisfare le parti”. La richiesta dei sindacati, di indire la trattativa sui salari a livello nazionale, continua intanto a bloccare il dialogo. È stato il ministro della Pubblica istruzione, Esteban Bullrich, a ribadire che il conflitto coinvolge le provincie e non lo Stato nazionale che non paga i salari dei docenti e non gestisce le scuole. L’episcopato argentino ha invitato inoltre a pregare nel mese di marzo (mese dell’avvio dell’anno scolastico) “perché le persone coinvolte nell’istruzione degli argentini possano formare in valori e sviluppare in ognuno le virtù civiche che conformano una rete di stabili impegni”.

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