Chiese europee

Simposio Ccee giovani: mons. Fisichella (Santa Sede), “accompagnare non è un movimento a senso unico”

(dall’inviata Sir a Barcellona) Accompagnare i giovani significa fare con loro un “tratto di strada insieme” e questo richiede “l’ascolto, e quindi il silenzio necessario perché l’ascolto possa cogliere l’intimo e la profondità di chi parla”. “Ci si accompagna reciprocamente e il movimento, pertanto, non è mai a senso unico”. Lo ha detto questa mattina mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, intervenendo a Barcellona al Simposio europeo sui giovani che sta riunendo fino a domani 275 delegati delle 37 Conferenze episcopali d’Europa. “Accompagnare – ha detto Fisichella –  non è un percorso a senso unico” ed “equivale a condurre la persona nel più profondo della propria esistenza, per scoprire la presenza di una chiamata alla verità, chiave di volta per realizzare la libertà, che permette di andare oltre noi stessi per affidarsi pienamente a un piano misterioso di Dio che porta senso e significato all’esistenza personale. Alla fine, siamo posti dinanzi alla scoperta di una vocazione vera, genuina, che spalanca gli orizzonti perché permette di scoprire qualcosa che, rinchiusi in se stessi, non si sarebbe mai neppure immaginato di poter realizzare”. “Ecco perché chi guida dovrà essere capace di vigilare; cioè di seguire in modo discreto e nel rispetto delle scelte che vengono compiute per essere sempre capaci di un accompagnamento frutto dell’amore che educa, più che di un geloso possesso delle proprie convinzioni e della persona, che è sempre posta dinanzi a Cristo e a nessun altro”.