Religiosi

Papa Francesco: ai padri Somaschi, “in uscita” verso “mezzo orfani” che vengono da noi sui barconi e “forme di marginalità nelle periferie”. Serve “trasformazione delle strutture”

“Oggi ci sono i  nuovi ‘mezzo orfani’: i bambini migranti che vengono da soli nelle nostre terre e hanno bisogno di trovare paternità e maternità. Sui barconi, tanti vengono da solo e hanno bisogno di questo”. È la consegna, a braccio, del Papa nell’udienza concessa ai partecipanti al 138° Capitolo generale dell’Ordine dei Chierici Regolari Somaschi, in corso ad Albano Laziale (Roma) fino al 1° aprile, sul tema: “Passiamo all’altra riva insieme ai nostri fratelli con i quali vogliamo vivere e morire”. “Il tratto caratteristico della vostra vocazione – ha ricordato Francesco durante l’udienza – è soprattutto la cura degli ultimi, in particolare degli orfani e della gioventù abbandonata, secondo il metodo educativo del vostro fondatore, fortemente centrato sulla persona, sulla sua dignità, sullo sviluppo delle capacità intellettive e manuali”. “Vi incoraggio ad essere attenti alle diverse forme di marginalità nelle periferie geografiche ed esistenziali”, l’invito di Francesco: “Non abbiate paura di ‘lasciare gli otri vecchi’, affrontando la trasformazione delle strutture dove ciò risulti utile per un servizio più evangelico e coerente col carisma originario”. “Le strutture, in certi casi, danno falsa protezione e frenano il dinamismo della carità e del servizio al Regno di Dio”, ha ammonito il Papa: “Ma alla base di questi processi c’è sempre la gioiosa esperienza dell’incontro con Cristo e della consacrazione a Lui, c’è la gioiosa esigenza del primato di Dio e di non anteporre nulla a Lui e alle ‘cose’ dello Spirito, c’è il dono di manifestare la sua misericordia e la sua tenerezza nella vita fraterna e nella missione”.