Fine vita

Paesi Bassi: eutanasia, si riapre il dibattito. Knmg (ass. medici), “no a estendere la legge”. Contrari anche i partiti cristiani

La Royal Dutch Medical Association (Knmg) ha espresso le proprie “preoccupazioni e domande” riguardo alla proposta di estendere l’eutanasia agli anziani che ritengono la propria “vita completa”, tema che sta a cuore al partito D66 e quindi potrebbe entrare nell’agenda del prossimo governo. Secondo l’associazione olandese, la proposta “di permettere agli anziani ‘in salute’ di ottenere il suicidio assistito a fronte di un reale e deliberato desiderio di morte” è “indesiderabile per obiezioni di principio e pratiche”. I legislatori verrebbero a equiparare “la vulnerabilità legata all’età, che le persone sperimentano per motivi medici e non medici”, alle sofferenze insopportabili e irreversibili contemplate nella legislazione attuale sull’eutanasia, rischiando di minarne la chiarezza e l’efficacia. Ciò avrebbe anche “effetti sociali indesiderati, generando sentimenti d’insicurezza tra gli anziani e la stigmatizzazione della vecchiaia”. L’espressione “vita completa”, che di per sé ha una connotazione positiva, verrebbe a identificare le persone vulnerabili, sole e che sperimentano una perdita di senso. La richiesta è quindi che si “investa in soluzioni che affrontino questi problemi complessi e tragici ai quali non esistono soluzioni semplici”. Ieri i Cristiano democratici e il Partito dei riformati hanno presentato ai parlamentari un “manifesto d’impegno”: nei dieci punti elencati compaiono l’obiezione alle leggi sul fine vita e la difesa della domenica come giorno libero dal lavoro.