Seminario di studio

Famiglia: Della Giovanna (parroco), “il supporto della comunità per cicatrizzare le ferite”

“L’esperienza diventa una ferita cicatrizzata da un’esperienza più grande, alla fine di un percorso in cui il separato non è solo ma è supportato dalla comunità”. Lo ha detto don Mario Della Giovanna, parroco di Bergamo, durante il seminario “Vino e olio sulle ferite. L’esperienza delle rotture in famiglia” in corso al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Da 20 anni il parroco segue l’esperienza de “La Casa”, un gruppo creato nella diocesi di Bergamo dedicato alle coppie separate. Accompagnare, discernere e integrare sono le tre parole chiave, mutate dall’enciclica “Amoris laetitia”di Papa Francesco, che ha citato Della Giovanna per descrivere le attività del Gruppo. “Abbiamo iniziato con dei gruppi di preghiera con le persone separate – ha ricordato -. Volevamo che avessero una casa dove trovare forza. Ora offriamo anche degli incontri di confronto e formazione mensili distribuiti su tre anni. Va accolto in particolare chi soffre la separazione e ha subito il distacco. Il lavoro è di gruppo ma personalizzato”. La fine del percorso porta “a incontri con le parrocchie e le comunità diocesiane con le quali la persona si riconcilia”.

Una lettura che sottolinea il dolore e il fallimento avvertito dai separati è stata fornita da Paola Menaglia della Associazione Famiglie separate cristiane. “Le anime lacerate – ha spiegato – si trovano a frequentare i conti con alcune solitudini. Un tentativo di accoglienza lo compie l’associazione che propone un cammino di fede e fraternità che faccia riscoprire il rapporto con Dio e l’appartenenza alla Chiesa”. Un’altra rappresentante della Associazione, Luciana Senisi, ha citato il progetto “Soli ma ben accompagnati” che raccoglie le videotestimonianze di uomini e donne che da una condizione di emarginazione hanno poi finalmente trovato delle comunità parrocchiali che li hanno accolti e ascoltati.