Scienza

Editing genetico: Comitato nazionale di bioetica, “sperimentazione non giustificabile su gameti destinati a concepimento e embrioni umani destinati all’impianto”

“Rispetto al gene-editing sulla linea germinale umana, il Comitato nazionale di bioetica ritiene non giustificabile la sperimentazione su gameti destinati al concepimento e embrioni umani destinati all’impianto, concordando sull’opportunità della moratoria sulla ricerca clinica o ricerca in vivo finché non siano raggiunte le indispensabili condizioni di sicurezza ed efficacia della tecnica”. È quanto si legge in una nota diffusa questa mattina dalla Presidenza del Consiglio in seguito alla pubblicazione (http://presidenza.governo.it/bioetica/pareri.html) del parere “L’editing genetico e la tecnica Crispr-Cas9: considerazioni etiche” da parte del Comitato nazionale di bioetica (Cnb). “Il Comitato – prosegue la nota – esprime visioni contrapposte sulla sperimentazione del gene-editing in laboratorio sui gameti non destinati alla riproduzione e su embrioni in vitro non destinati all’impianto: alcuni sono favorevoli, altri contrari sulla base di argomentazioni contrapposte”. Al centro del parere del Cnb le “tecniche altamente innovative dell’ingegneria genetica, in grado di modificare le sequenze del dna degli organismi viventi con elevata precisione, relativa facilità, costi contenuti” e in particolare la tecnica Crisp-Cas9. Temi rispetto ai quali “il Comitato richiama la rilevanza di un ampio dialogo pubblico sul tema del gene-editing” e “sottolinea la necessità di trovare regole internazionalmente condivise per disciplinare la ricerca biomedica”. Inoltre, “si esprime favorevolmente rispetto alla sperimentazione in vitro e animale, secondo le regole internazionali, al fine di testare la sicurezza e l’efficacia delle tecnologie”. Infine, “ritiene eticamente auspicabile un incremento della ricerca sulle cellule somatiche umane sia nell’ambito della ricerca in laboratorio che nell’ambito della ricerca clinica o in vivo”.