Nove attivisti e attiviste della società civile siriana a Roma per una due-giorni di lavori in cui avranno modo di spiegare il proprio impegno per la difesa dei diritti umani nel conflitto siriano. L’iniziativa è di “Un ponte per…” insieme a “No Peace Without Justice” e alla “Iraqi Civil Society Solidarity Initiative” e si svolgerà a il 30 e 31 marzo a Roma. La loro presenza in Italia, si legge in una nota dei promotori, è per “chiedere sostegno e visibilità per i loro operatori sul terreno, che rischiano la vita ogni giorno. Dove non arrivano le Nazioni Unite e la Comunità internazionale, i siriani lavorano con incrollabile determinazione per dare un futuro alla propria gente. Mentre i colloqui di pace sulla Siria non conducono a risultati tangibili per il popolo siriano, e la maggior parte dei cittadini in Europa non riesce a comprendere le traiettorie del conflitto, la società civile locale dal 2011 ad oggi ha resistito al peso della guerra e si è organizzata per fornire servizi, soccorrere le vittime, educare alla pace, esercitare la democrazia. In questi anni infatti le realtà della società civile in Siria si sono moltiplicate, costruendo esperienza e conoscenze dalle quali è impossibile prescindere per comprendere la situazione attuale. Tutte intendono avere un ruolo attivo nella costruzione del futuro della Siria”. Per presentare il lavoro fatto il 30 marzo (ore 12.30) è prevista a Palazzo Montecitorio – Sala Stampa della Camera dei Deputati, a Roma, una conferenza stampa.