
L’Europa che si sfrangia, l’Unione che disfa la forza. Il titolo principale di Avvenire è dedicato alla doppia notizia della formalizzazione della Brexit da un lato e, dall’altro, del repentino cambio sui fondi europei per la ricostruzione post-terremoto che non saranno più interamente a carico dell’Unione europea ma dovranno essere compartecipati dall’Italia stessa, per volere in particolare di alcuni Paesi del Nord del Continente.
Sul tema anche l’editoriale di Andrea Lavazza che sottolinea come “sono bastate 96 ore per passare dai festeggiamenti per il 60° dei Trattati e dalla Dichiarazione di Roma – i 27 leader schierati scherzosi e sorridenti in Campidoglio – alla cupa mattinata di Bruxelles in cui Londra ha consegnato la lettera del lungo addio e all’ordinaria amministrazione di un’Unione litigiosa e ben poco concorde”.
In evidenza anche l’approvazione della legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati, con un commento di Paolo Lambruschi, e la notizia che sarà possibile acquistare all’estero e farsi spedire per posta il (costoso) farmaco contro l’epatite B.
Infine, oltre a un dibattito sulla legge in discussione relativa alla lege in discussione sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, anche la protesta dei parroci torinesi per il taglio dei fondi agli asili paritari cattolici (e alla scuola ebraica) operato in maniera selettiva dal comune di Torino.