Autismo: domani all’Ospedale Bambino Gesù convegno sulla “terapia mediata” dai genitori

Si chiama terapia “mediata” dai genitori ed è una tecnica di parent coaching che consente ai genitori di interagire nel modo più efficace possibile col figlio autistico. Durante le sedute è coinvolto anche il bambino e il beneficio di questa tecnica si riverbera su tutto il nucleo familiare. Se ne parlerà domani, 30 marzo, a Roma nel corso dell’incontro di formazione “Nuovi Lea e autismo: la sfida del trattamento precoce” organizzato dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Irccs Stella Maris, l’Istituto superiore di sanità, l’Istituto Rete e l’Aira (Auditorium San Paolo – ore 9). Il convegno è promosso in occasione dalla giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo del prossimo 2 aprile. I disturbi dello spettro autistico hanno una prevalenza, secondo alcuni studi, di 1 ogni 68 bambini. In Italia è un fenomeno che riguarda circa 500mila famiglie. Non esiste una cura che consenta di guarire dall’autismo, ma esistono trattamenti riabilitativi, come il parent training, che migliorano significativamente la sintomatologia e la qualità di vita.

Al Bambino Gesù, spiega Stefano Vicari, responsabile di neuropsichiatria infantile, si effettua una “terapia cooperativa mediata dai genitori” che si rivolge, infatti, a tutto il nucleo familiare e coinvolge il bambino a partire dall’età prescolare. Il percorso dura 6 mesi: si inizia con una seduta a settimana e si finisce con una cadenza mensile. Il trattamento consente di costruire, in un arco limitato di tempo, un’interazione tra genitori e figlio che favorisce lo sviluppo delle competenze sociali e comunicative nel bambino, aumenta il senso di autoefficacia dei genitori e riduce lo stress”. “La terapia mediata dai genitori – aggiunge Giovanni Valeri, neuropsichiatra infantile del Bambino Gesù – aiuta il bambino a raggiungere quelle 20/25 ore di occasioni di apprendimento a settimana che sono la quantità necessaria, soprattutto in età prescolare, affinché i miglioramenti della condizione siano significativi e duraturi nel tempo”.

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