Seminario

Disabilità: mons. Leuzzi (Roma), “non c’è inclusione senza amore coniugale”

“Ogni tempo ha il suo slogan. Quello di oggi è l’inclusione, anche se non si sa cosa sia e la società va in direzione opposta”. Lo ha detto monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma, in occasione del seminario “Le abilità che includono”. “La comunità cristiana – ha proseguito – non può continuare a parlare per slogan. Oggi per includere tutti abbiamo bisogno di una nuova progettualità sociale. Dobbiamo interrogarci su cosa sia e quale debba essere la progettualità sociale. Non possiamo più rilanciare la norma etica che aiuta sicuramente a fare del bene, ma aumenta una forma di assistenzialismo che emargina e non include. Il cristianesimo deve essere capace di dare soluzioni adeguate ai problemi. Non possiamo lasciare che l’emergenza diventi permanenza. Dobbiamo interrogarci su quale sia la progettualità sociale che permette l’inclusione”. “Nonostante lo sforzo che la Chiesa fa, dobbiamo interrogarci perché l’emarginazione resta. Il ruolo del cristianesimo è invece decisivo perché tutto si decide sul concetto di vita eterna che è la partecipazione dell’uomo all’esperienza di Dio”.

“Dobbiamo superare l’idea di progettualità sociale fondata sulla produttività. La moralizzazione della società da sola non basta. Bisogna costruire il soggetto attivo, come parte integrante della società. Il nascere e il morire è visto in un processo produttivo: si paga il viaggio in America per avere un bambino o in Svizzera per morire. La progettualità della gratuità deve essere contrapposta”. “Pensare di poter includere a prescindere dall’amore coniugale è impossibile. Solo l’amore coniugale è l’unico lavoro non retribuibile. La dinamica della gratuità parte dalla coppia in cui il generato è di pari dignità dei generandi. E pensare di poter moralizzare una società che nega questa uguaglianza è destinata al fallimento. Ecco – ha concluso – perché credo che quello che fate sia sostenuto da una riflessione culturale, non più solo spirituale”.