Accompagnamento

Simposio europeo giovani: mons. Gil Tamayo (vescovi spagnoli), “pensare ai giovani significa pensare al futuro dell’Europa”

“Pensare ai giovani che vivono nel nostro continente europeo, significa pensare al futuro dell’Europa”. Con queste parole mons. José María Gil Tamayo, segretario generale della Conferenza episcopale spagnola, ha presentato oggi  in una conferenza stampa a Barcellona il Simposio europeo sull’accompagnamento dei giovani che dal 28 al 31 marzo riunirà a Barcellona oltre 250 partecipanti. “Camminava con loro (Lc 24,15). Accompagnare i giovani a rispondere liberamente alla chiamata di Cristo”, è il tema dell’incontro. Il segretario generale dei vescovi spagnoli ha ricordato il discorso di papa Francesco al premio Carlo Magno e il passaggio in cui parlava di una Europa “nonna”, “stanca e invecchiata”. Ed ha aggiunto: “Dire che i giovani sono il nostro futuro e la nostra speranza, significa anche accompagnarli a trovare la loro vocazione, realizzare se stessi e essere un contributo vitale per le nostre società”. I vescovi affronteranno nel corso del simposio anche la tematica della disoccupazione giovanile. “In Europa oggi – ha detto mons. Gil Tamayo – abbiamo i giovani meglio preparati nella storia ma che incontrano le maggiori difficoltà a trovare un lavoro. E questo è particolarmente vero in un Paese come il nostro”, la Spagna, dove “aumenta purtroppo anche il numero dei giovani che decidono, di fronte a questa situazione, di non studiare e di non lavorare”. Il simposio europeo di Barcellona è dunque un segno dell’”interesse” con cui la Chiesa guarda ai giovani.

Un simposio “unico”, ha detto da parte sua padre Michel Remery, vice segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, ricordando che è la “prima volta” che in Europa si incontrano tutti coloro che lavorano a fianco dei giovani. Il simposio è infatti frutto di due anni di preparazione e coinvolge tutte le persone impegnate nei cinque ambiti della catechesi, scuola, università, pastorale giovanile e vocazionale. Saranno presenti anche rappresentanti dei movimenti e delle associazioni giovanili per una 4 giorni di confronto e scambi di esperienze e buone pratiche. Il primo giorno si analizzeranno da vicino chi sono oggi i giovani in Europa, e quali sono le domande profonde che si pongono. Il secondo giorno si metterà a tema l’accompagnamento di una persona “per tutta la vita, dai 0 ai 99 anni” cercando di individuare le caratteristiche essenziali di “colui che accompagna l’altro” nel “rispetto della libertà umana”. Il terzo giorno è dedicato alla “Fiera delle buone pratiche” per terminare, il 31 marzo, con la prospettiva del Sinodo 2018 che papa Francesco ha deciso di dedicare ai giovani. Prospettiva che sarà presentata direttamente dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi.